In questa guida spieghiamo in cosa consiste la distinta del bonifico bancario.
Il bonifico bancario è un’operazione che consiste nel trasferimento di una somma di denaro a beneficio di un conto bancario. In genere, chi eroga la somma ordina alla propria banca di prelevarne l’importo dal proprio conto corrente, anche se è possibile effettuare un bonifico senza conto corrente, con la consegna a mano di denaro contante, presentandosi allo sportello con un documento di riconoscimento. Oggi, va detto, molti bonifici vengono effettuati senza nemmeno recarsi allo sportello, bensì semplicemente accedendo al proprio conto corrente online, se abilitato per le operazioni di home banking, come ormai accade praticamente per tutti i conti accesi.
Il trasferimento del denaro avviene in un periodo di tempo di appena un giorno lavorativo nell’area SEPA, Single Euro Payments Area, mentre fino a qualche anno fa era di un paio di giorni lavorativi per i bonifici intercorsi tra due conti correnti accesi presso banche appartenenti al medesimo gruppo, arrivando fino a 5 o 6 giorni lavorativi per i casi di bonifici interbancari. Se, poi, il conto beneficiario si trovava preso uno stato straniero, i tempi si dilatavano fino a una decina di giorni lavorativi. Oggi, per fortuna, almeno all’interno dell’Europa i tempi sono stati resi omogenei e di molto ridotti, mentre è diventato possibile persino l’accredito di denaro in tempo quasi reale, ovvero nell’arco di un paio di ore al massimo, sempre che il bonifico online venga ordinato prima dell’orario di apertura delle banche e, comunque, subendo commissioni più elevate.
All’atto dell’effettuazione di un bonifico, è necessario compilare la distinta. Si tratta di un prospetto suddiviso in due parti. Nella prima compaiono i dati relativi ai titoli presentati per il versamento delle somme ordinato, nella seconda compaiono i dettagli sui tagli e il numero delle monete consegnate alla banca. Questa rilascerà al cliente ordina una copia o parte della distinta, che costituirà prova dell’avvenuta operazione, anche nei confronti dell’ordinante in caso di pagamento non andato a buon fine per irregolarità riscontrate con i titoli consegnati. Questi moduli si trovano presso la banca e sono a disposizione della clientela, la quale deve riempirli prima di effettuare un bonifico con tutti i dati richiesti, riguardanti sia la persona titolare della somma da trasferire che quella del beneficiario e rispettivi conti correnti.
In altre parole, quando mi reco in banca per fare un bonifico, ho davanti a me due possibilità, consegnare al funzionario denaro contante o titoli di credito, oppure ordinare il prelievo dal mio conto corrente. Nel primo caso, la distinta conterrà i dati relativi al denaro o ai titoli di credito consegnati, mentre nel secondo caso le informazioni relative al conto corrente su cui avverrà l’addebito della somma, ovvero il codice Iban e il nome del titolare. Infine, bisognerà riportare i dati del conto corrente del beneficiario, ovvero codice Iban e nome del titolare. Chiaramente, l’ordinante dovrà anche inserire una motivazione per il trasferimento del denaro, chiamata causale, che dovrebbe essere presa seriamente, altrimenti il Fisco potrebbe non vederci chiaro e interpretare male la causale del bonifico. Infine, bisognerà indicare la data e firmare la distinta.
La copia o parte della distinta consegnata al cliente serve come prova dell’avvenuta operazione. Dunque, nel caso in cui il beneficiario dovesse reclamare per il mancato pagamento, l’ordinante potrà opporgli proprio la distinta.
Per quanto detto sopra, la distinta non sarà compilata in caso di bonifico online. In questo caso il trasferimento di denaro avviene da conto a conto, ma senza recarsi in banca, con la conseguenza che sarà necessario semmai limitarsi a compilare i campi obbligatori richiesti, dopo avere effettuato l’accesso con codice cliente e password al proprio conto corrente. Il fatto che non si vada allo sportello e non si riceva un documento cartaceo all’atto dell’effettuazione del bonifico non significa che non vi sarà prova dell’operazione di versamento del denaro, perché di essa rimarrà traccia nella cronologia dei movimenti bancari. Dunque, il bonifico resta opponibile a chi lo ha ricevuto, così come il beneficiario avrà ugualmente prova della somma effettivamente ricevuta per i casi di disguido con l’ordinante, si pensi a una vendita per corrispondenza eseguita da un soggetto non professionale, che lamenti di avere ricevuto dall’acquirente una somma inferiore a quella pattuita.
Fare un bonifico non è gratis, perché comporta il sostenimento delle commissioni ad esso legate, che variano da banca a banca. Per questo, bisogna scegliere all’atto dell’accensione del conto corrente l’istituto più conveniente per le proprie necessità. In genere, il costo di un bonifico è di qualche euro o anche zero per i bonifici tra conti bancari dello stesso gruppo, mentre salgono a una media di 5 euro o più per quelli intercorsi tra conti di gruppi bancari differenti. Infine, un costo ancora maggiore e nell’ordine anche di una decina di euro si ha per i bonifici in favore di un conto bancario all’estero. Chiaramente, il costo viene sostenuto da chi effettua il pagamento.