Il Cro è un acronimo che sta per Codice di Riferimento Operazione. Esso è costituito da 11 cifre, che variano a ogni movimento bancario, in modo da contraddistinguere in maniera univoca e senza margine di errore l’operazione a cui si riferisce.
Uno dei casi a cui assistiamo al rilascio del codice Cro è quando effettuiamo un bonifico bancario. L’operazione consiste nell’accredito di una somma in favore di un conto bancario, addebitando la somma sul nostro conto corrente o attraverso una consegna in contante alla nostra banca del denaro necessario al completamento dell’operazione, la quale potrà essere compiuta anche online, accedendo al proprio conto, attraverso il sito della nostra banca, digitando codice utente e PIN. Il codice Cro serve al beneficiario a capire l’esistenza o meno del bonifico. Tramite il Cro è quindi possibile verificare se un bonifico è stato fatto prima che il trasferimento del denaro venga completato. Come sappiamo, il bonifico ha infatti dei tempi necessari per il trasferimento del denaro, che possono essere anche di diversi giorni.
Come Ottenere il CRO
Il Cro è un codice estremamente importante per qualsiasi transazione bancaria. Per averlo non dobbiamo fare niente, perché sarà compito della nostra banca fornircelo. Se non conosciamo il CRO, ma vogliamo sapere quale risulta essere, basterà prendere la ricevuta di un pagamento effettuato tramite bonifico, anche online, e verificare la serie numerica indicata. Se non avessimo alcuna ricevuta, allora bisognerà richiederlo direttamente a una filiale della nostra banca.
Anche con il bonifico postale viene fornito un CRO. In questo caso è di 15 cifre, perché include il codice di riferimento di Poste Italiane, 7601.
In alcuni casi, il Cro può essere desunto dal Transaction Reference Number, in sigla TRN, composto da 16 cifre. Il Cro sarà la serie numerica dalla sesta alla sedicesima cifra del TRN. Questo metodo non è comunque sempre valido, visto che il codice TRN può contenere in quello spazio anche lettere, mentre il codice CRO è un codice solo numerico. Anche questo codice può essere ottenuto, recandosi in banca.
In genere, il Cro è richiesto dal creditore a conferma dell’avvenuto pagamento da parte del debitore.
Differenze tra CRI e CRO
Si chiama CRI e non CRO, il Codice di riferimento interno, che si ha nei casi in cui il bonifico viene effettuato da un ordinante in favore di un beneficiario, ma i conti correnti sia dell’uno che dell’altro appartengono allo stesso gruppo bancario.
Il CRI ha quindi le stesse funzioni del CRO, cioè permettere all’intestatario del bonifico di controllare che il versamento sia stato effettuato correttamente. La differenza è che il CRI viene utilizzato quando il bonifico fatto dall’ordinante verso il beneficiario viene effettuato all’interno della stessa banca
Come Verificare Correttezza del CRO
Per concludere, spieghiamo come verificare se i codici sono corretti. Nel caso del CRO, il codice deve essere, come detto in precedenza, di 11 cifre. Risulta essere importante sapere che le ultime due cifre sono il risultato della divisione modulo 13 delle prime 9. Il TRN, invece, deve essere composto da 30 caratteri alfanumerici, di cui gli ultimi due caratteri alfabetici. Inoltre, come spiegato prima, i caratteri dal sesto al sedicesimo presenti nel TRN rappresentano il CRO.
A parte questo semplice controllo, è possibile verificare il CRO del bonifico facendo riferimento alle filiali della propria banca, sia recandosi di persona che contattando telefonicamente il servizio clienti. Basta fornire il codice CRO di cui si è in possesso e confermare di essere l’intestatario del conto di riferimento per ottenere le informazioni di cui si ha bisogno.
Si consiglia, quindi, una volta effettuato un bonifico verso un altro soggetto, di farsi consegnare il CRO, qualora non lo si individuasse immediatamente sulla ricevuta, al fine di conservare la prova dell’avvenuto pagamento.