In questa guida spieghiamo se esiste un importo massimo del bonifico bancario.
Il bonifico bancario è una modalità di trasferimento del denaro in favore di un conto corrente. Esistono vari modi per effettuarlo. Il primo è quello di un ordinante che si presenta allo sportello della propria banca e chiede al funzionario di addebitare una data somma sul suo conto corrente, da versare su un altro conto bancario. Per farlo, egli dovrà compilare un modulo, nel quale saranno contenuti tutti gli elementi essenziali perché l’operazione possa avvenire. Per iniziare, bisogna riportare i propri estremi identificativi, ossia il nome e il cognome, il codice fiscale, l’indirizzo del domicilio o sede legale e il codice Iban del conto su cui dovrà avvenire l’addebito. Successivamente, si passa ai dati del beneficiario, anche in questo caso, nome e cognome codice Iban del conto su cui accreditare la somma indicata. Se il conto del beneficiario è aperto all’estero, bisogna anche riportare il codice Swift. In genere, se non lo si possiede, potrebbe essere la stessa banca ad offrire il servizio di derivazione dal codice Iban.
Infine, va indicata anche la causale del bonifico, ossia la ragione per cui si sta trasferendo una somma in favore di un conto corrente. Essa deve essere scritta in modo chiaro, in modo che chiunque legga sia in grado di capire la motivazione del bonifico. Per esempio, se la somma viene pagata per l’acquisto di un telefonino online da un privato, si può e scrivere alla voce causale Acquisto online di telefonino usato da privato. Alcune banche forniscono ai clienti un elenco di codici, ognuno dei quali corrisponde a una causale predeterminata e quanto più chiara possibile, possibilmente anche specifica.
L’altro modo di trasferire denaro consiste nel presentarsi allo sportello, non chiedendo l’addebito sul proprio conto corrente, ma consegnando al funzionario della banca la somma in contanti. A questo proposito va detto che alcune banche non potrebbero fornire tale servizio, oppure potrebbero limitarlo alla clientela. Si faccia anche attenzione se il costo della commissione applicato risulta essere più alto del caso precedente, in modo da valutarne la convenienza. Per il resto il procedimento resta lo stesso. Il modulo va compilato come sopra esposto, dopo averlo ritirato presso lo stesso sportello. Semplicemente, alla modalità di pagamento si indicherà in contanti.
Infine, si ha un terzo modo per effettuare un bonifico, ovvero online. In questo caso, il presupposto è possedere un conto corrente e essere abilitati a compiere le operazioni online. In sostanza, si devono possedere la password e il codice utente. Si entra nel conto, attraverso il sito della banca presso cui esso risulta acceso. A questo punto si deve cliccare sulla voce che rimanda al trasferimento di denaro, nello specifico, al bonifico. Il modulo non sarà ovviamente compilato in modalità cartacea, ma dovranno essere ugualmente inserite le informazioni relative alla causale e al beneficiario. La convenienza del bonifico bancario online consiste sia nel risparmio di tempo che nei costi, visto che tutte le banche prevedono per esso costi di commissione inferiori a quelli applicati ai bonifici allo sportello. In alcuni casi, anche frequenti, non sono previsti proprio commissioni per il bonifico online.
Se il bonifico viene effettuato verso un conto corrente dell’area Sepa, non dovrebbero esserci aggravi di costi e allungamenti dei tempi per l’effettivo accredito sul conto del beneficiario. Infatti, si tratta dell’area che utilizza l’euro quale moneta per le transazioni, alla quale si sono aggiunti diversi paesi non appartenenti all’Eurozona, come il Regno Unito e la Danimarca. Lo scopo è di semplificare gli scambi all’interno di una vasta area economica del pianeta, evitando condizioni differenti e peggiorative, rispetto a quelle vigenti all’interno di uno stesso stato.
Indice
Importo Massimo del Bonifico Bancario in Italia
A questo punto ci si potrebbe chiedere quale sia l’importo massimo trasferibile con un bonifico bancario e se tale importo, in effetti, esista. La risposta è no.
Quando si parla di limiti dei bonifici bancari in Italia non bisogna fare confusione con il limite nell’uso dei contanti. Nel caso dei bonifici bancari in Italia non ci sono limiti da rispettare.
Con un bonifico si possono trasferire tutte le somme che vogliamo, perché parliamo di una modalità di pagamento tracciabile, a differenza del contante, che appunto è stato sottoposto a limite, sia per contrastare i casi diffusi di evasione fiscale che quelli ancora più gravi di riciclaggio del denaro.
La decisione di non prevedere un limite al bonifico in base all’antiriciclaggio è collegata alla difficoltà di riciclare denaro con questo strumento. Imporre un limite massimo al bonifico bancario per l’antiriciclaggio sarebbe, infatti, un vincolo poco utile.
Importo Massimo del Bonifico Bancario Area SEPA
Il Bonifico Sepa, Single Euro Payment Area, sostituisce il bonifico nazionale e il vecchio transfrontaliero, configurandosi quale un nuovo passo in avanti compiuto negli ultimi anni dall’Europa al fine di creare un reale mercato unico.
Esso è impiegato per trasferire somme denominate in euro, nel caso in cui, quindi, sia l’ordinante che il beneficiario siano appartenenti all’unione monetaria. Parliamo dei seguenti paesi, Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. A questi si aggiungono 9 stati della UE, che non hanno adottato l’euro come moneta nazionale, ma che effettuano pagamenti in euro, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria. Infine, altri 6 stati non appartenenti alla UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, Svizzera e San Marino.
In sostanza, l’area Sepa si è data regole uguali per i sistemi di pagamento, offrendo il medesimo servizio ai cittadini, in modo che non vi siano disuguaglianze tra i Paesi aderenti in termini di erogazione di servizi.
Anche per quanto riguarda i bonifici verso l’estero, in area SEPA, non sono presenti limiti.
Importo Massimo del Bonifico Bancario Extra UE
Esistono però alcuni limiti per i bonifici provenienti da Paesi al di fuori dell’area SEPA.
Per iniziare, i privati che effettuano bonifici bancari esteri sono tenuti, infatti, a compilare la CVS o la Comunicazione Valutaria Statistica in tutti i casi previsti dalla legge. In particolare, quando si effettua un bonifico estero il limite oltre cui si chiede di redigere la CVS è pari a 12.500 euro. Questa segnalazione è obbligatoria nei casi di operazioni mercantili, non mercantili oppure finanziare che creino un particolare regolamento economico tra un privato che risiede in UE e un altro soggetto residente extra UE.
Per i bonifici proveniente dall’estero i limiti sono, invece, diversi. La legge 97/2013, infatti, ha recepito la normativa europea e prevede che in tutti i casi in cui il massimo importo del bonifico ricevuto da un Paese extra UE supera i 15.000 euro la banca debba fare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate.
Come abbiamo visto, anche per via della compilazione del modulo, il bonifico bancario è, invece, tracciabile, per cui se trasferissimo una cifra sospetta o a un beneficiario sospetto, le autorità potrebbero sempre farci una visita per chiederci spiegazioni. In realtà, esiste un unico vero limite per effettuare il bonifico, la somma massima trasferibile non potrà essere superiore alla giacenza residua sul nostro conto corrente, altrimenti l’operazione non viene eseguita. Ovviamente se effettuiamo il bonifico con cifre in contanti, il funzionario allo sportello non prenderà in carico un’operazione per una somma superiore a quella che gli consegneremo, al netto delle eventuali commissioni.