In questa guida spieghiamo in cosa consiste il bonifico bancario internazionale.
Un bonifico è un ordine di trasferimento di denaro verso il conto bancario di un soggetto beneficiario. Esistono diversi modi per effettuarlo. Possiamo, per iniziare, immaginare di chiedere alla nostra banca di prelevare la somma dal nostro conto corrente per accreditarla a un altro conto. Questo tipo di operazione possiamo svolgerla presentandoci allo sportello dell’istituto e impartendo le dovute e precise istruzioni al funzionario oppure accedendo al nostro conto corrente tramite il sito online della banca e svolgendo il tutto senza nemmeno muoverci da casa. Infine, possiamo prendere in considerazione l’ipotesi di non addebitare sul nostro conto corrente la somma da trasferire e di consegnare al funzionario dell’istituto di credito il denaro in contante occorrente per l’operazione.
Indipendentemente dalla modalità con cui scegliamo di effettuare un bonifico, si definisce internazionale quello che prevede che il denaro sia trasferito su un conto corrente aperto all’estero, ossia presso la filiale di un istituto fuori dall’Italia.
Per quanto possa sembrare una cosa diversa da un bonifico nazionale o domestico, le modalità da seguire per giungere al trasferimento del denaro sono sostanzialmente le stesse. Un avvertimento che facciamo è, però, di controllare che la banca presso la quale intendiamo effettuare il bonifico internazionale, consegnandole in contanti il denaro o presso la quale deteniamo un conto corrente, sia abilitata al trasferimento di fondi all’estero. Oggi come oggi, tutte le banche dovrebbero essere autorizzate a farlo, ma nella realtà italiana, magari per gli istituti di credito cooperativo e di rilevanza prettamente locale, potrebbe non essere possibile una tale attività, per cui in quel caso o ci rivolgiamo a un’altra banca, meglio se di dimensioni almeno nazionali, oppure tenteremo di trasferire denaro in un altro modo, magari i Transfer Money, dislocati in ogni angolo delle nostre città e che sono sorti di recente, con l’incremento della presenza di cittadini immigrati, che inviano nei loro paesi di origine le rimesse. In questo caso, l’unica vera avvertenza è di fare attenzione alle commissioni, che in alcuni casi sono realmente salate, specie se il trasferimento riguarda valuta diversa dall’euro, perché si gioca molto sul fattore cambio.
A seconda del Paese del beneficiario possiamo distinguere il bonifico all’interno dell’area SEPA, per i clienti degli istituti bancari che si trovano all’interno dell’area SEPA, e il bonifico fuori dall’area SEPA, destinato a chi possiede un conto corrente presso una banca al di fuori dell’area SEPA o in una valuta diversa dall’euro.
In ogni caso, restando nel campo dei bonifici internazionali, all’interno dell’area Sepa, Single Euro Payments Area, non dovrebbero registrarsi grosse difformità rispetto ai tempi e i costi di un bonifico nazionale. Il bonifico SEPA, Single Europe Payments Area, è stato infatti creato per rendere più semplici i trasferimenti di denaro transfrontalieri in euro. I trasferimenti, infatti avvengono entro un giorno, come i bonifici nazionali. Per i bonifici internazionali verso conti corrente al di fuori dell’area SEPA i tempi possono invece essere superiori. I bonifici bancari internazionali di solito impiegano infatti alcuni giorni, a seconda del paese di origine, dalla destinazione e dalle banche coinvolte
Vediamo cosa serve per trasferire una somma su un conto estero. Di certo avrai bisogno del codice Iban del conto del beneficiario. Esso è una sequenza di caratteri, fino a 34. In Italia, il codice Iban è composto da 27 caratteri. L’Iban consente a chiunque lo utilizzi di individuare in maniera univoca un qualsiasi conto, ovunque esso sia acceso. I primi 2 caratteri determinano la nazione in cui il conto si trova. Un conto acceso in Italia deve riportare necessariamente la sigla IT. I 2 caratteri successivi sono un codice di controllo dell’Iban e dipendono dal numero stesso del conto. Il quinto carattere è costituito dal codice BBAN di controllo e trattasi di un campo alfabetico. I successivi 5 caratteri individuano in Italia il codice ABI, i successivi 5 ancora il codice CAB e gli ultimi 12 il numero di conto corrente.
Per un bonifico internazionale al di fuori dell’area SEPA, però, oltre all’Iban serve il codice Swift, che è necessario per identificare una banca nel mondo. Esso è composto da 8 o 11 caratteri alfanumerici. Acronimo di Society of Worldwide Interbank Financial Telecommunication, SWIFT è un network di telecomunicazione tra gli istituti bancari aderiscono. Ovviamente, sono ugualmente necessari, come per un qualsiasi bonifico nazionale, il nominativo del beneficiario, oltre che la causale del bonifico stesso.
Infine, si consiglia sempre di farsi consegnare e di conservare il CRO, ossia il codice di riferimento dell’operazione, che altro non è che la ricevuta dell’avvenuta operazione e rappresenta per noi una prova del fatto che abbiamo effettuato il bonifico.
Costi Bonifico Bancario Internazionale
Un discorso generale non può essere fatto sui costi differiscono di banca in banca, sulla base delle politiche seguite dai diversi gruppi. Un bonifico nazionale potrebbe variare da zero a qualche euro, a seconda che avvenga online o per cassa. Più salata potrebbe essere la commissione per un bonifico internazionale, specialmente se al di fuori dell’area SEPA. Facendo un giro in rete abbiamo notato che sono possibili soluzioni anche a 15 euro. Tuttavia, c’è una tendenza alla riduzione dello scarto rispetto ai bonifici nazionali e, in ogni caso, se possibile, si consiglia di scegliere bene la banca da utilizzare per lo svolgimento dell’operazione, specie se siamo soliti a trasferire denaro verso conti esteri.
In particolare, per i bonifici esteri in uscita al di fuori dell’area SEPA le banche italiane applicano solitamente
-Una commissione fissa
-Una commissione variabile
-Maggiorazione tasso di cambio.
Tempi Bonifico Bancario Internazionale
Per quanto riguarda i tempi, le nuove norme, contenuta nella direttiva nota come Payment Services Directive, impongono agli istituti di non discriminare tra conti nazionali e conti esteri, se all’interno dell’area Sepa. Pertanto, i tempi per un bonifico all’interno dell’area Sepa dovrebbero essere uguali a quelli impiegati per i bonifici nazionali, a patto che il cliente abbia all’atto dell’effettuazione del bonifico tutto il denaro occorrente. Andando più nel dettaglio, con la direttiva Payment Services Directive si è deciso che deve bastare un solo giorno lavorativo per fare in modo che una somma sia trasferita dal conto di chi effettua un bonifico a quello di chi lo riceve. bonifico internazionale, ossia al di fuori dell’UE, potrebbe prevedere un periodo più lungo, anche 10 giorni lavorativi, che tenendo conto dei weekend, implicano un’attesa fino a 2 settimane per l’accredito effettivo.