Il bonifico bancario anticipato è una forma di pagamento molto diffusa ai giorni nostri, perché riguarda essenzialmente gli acquisti online. Nei fatti, si pone in contrasto con la tendenza in Italia, così come negli altri Paesi, di pagare per l’acquisto di un bene o l’erogazione di un servizio solo successivamente al suo ottenimento.
Il bonifico bancario anticipato non è quindi un tipo di bonifico bancario, ma una particolare modalità di pagamento.
Con il successo di Internet, anche il modo di fare acquisti è stato stravolto, non essendo più possibile anteporre la spedizione di un articolo rispetto alla data di pagamento. Basta immaginare a cosa accadrebbe, per esempio, se un venditore online vendesse un telefonino a un cliente, che dopo averlo ricevuto non effettua il bonifico o lo fa, dopo pressanti sollecitazioni o di minacce di denunce, a distanza di settimane o mesi. Per quanto l’identità del cliente possa essere verificata prima della spedizione, servirebbero tempo e denaro per procedere alla riscossione del credito, di fatto rendendo impossibili o poco convenienti le compravendite online.
Ecco che allora spesso chi vende merce o eroga servizi online richiede il pagamento con bonifico bancario anticipato. L’utente cliente entra sul sito e mette nel carrello della spesa l’articolo o gli articoli che intende acquistare. Dopo avere inserito i propri dati anagrafici principali, nome, cognome, indirizzo di residenza o domicilio, indirizzo mail, si passerà a effettuare il pagamento, inviandolo al codice Iban segnalato e inserendo nella causale il numero dell’ordine. Solo dopo che il venditore avrà verificato l’avvenuto pagamento, spedirà la merce ordinata. In genere, può anche essere concesso al cliente di effettuare prima l’ordine e dopo pagare con bonifico bancario anticipato, sempre che questo avvenga entro i termini indicati dal contratto. In media, si richiede che il pagamento sia effettuato entro un giorno lavorativo dall’ordine o entro un massimo di tre giorni. Attenzione, però, perché la merce sarà spedita solo successivamente al ricevimento del bonifico, semplicemente, prima il venditore procederà a preparare l’ordine, ma dal suo magazzino lo farà partire solo dopo che si sarà accertato dell’avvenuto pagamento.
Potrebbe apparire una pratica rischiosa, perché, se non si conosce chi vende un bene o un servizio, si può pensare che questi non rispetti le condizioni contrattuali, ovvero che non spedisca l’ordine dopo avere ricevuto il denaro. Che le truffe online esistano è un dato certo, anche se per fortuna rappresentano una bassa percentuale degli acquisti totali. Del resto, anche nei negozi fisici si va incontro a truffe, così come acquistando oggetti da una bancarella. Internet non si distingue dalla quotidianità, anche se spaventa l’idea di effettuare un bonifico in favore di chi non si è generalmente nemmeno visto mai in faccia. Va precisato che nel caso in cui siate rimasti vittime di una truffa, non potete pretendere che sia la vostra banca a risarcirvi del danno subito, perché non è minimamente responsabile. Essa si limita, infatti, ad eseguire un ordine da voi impartito. Vediamo cosa fare, quindi, nel caso di disguidi, oltre che di truffa vera e propria. Si pensi a una camicia che ci è arrivata con una taglia sbagliata o la cui misura non corrisponde a quella che credevamo ci andasse bene.
Per prima cosa, massima attenzione al sito su cui acquistate. Leggete bene le recensioni, spesso in lingua straniera, dato che la realtà virtuale non ha confini. Se notate che esistono molte lamentele, girate alla larga. Lo stesso se non esistono proprio recensioni o se il sito ha un nome solo apparentemente uguale a quello di un marchio famoso, perché in questi ultimi casi la truffa è molto probabile. Dopo, prestate attenzione anche al protocollo utilizzato per la sicurezza nella navigazione. Quando il sito è sicuro, in basso a destra sul browser, noterete un lucchetto come immagine, che vi rassicura sul fatto che quel sito sia certificato. Quel lucchetto deve comparire non solo sulla home, ma in tutte le pagine a cui sarete indirizzati.
Un consiglio ulteriore, salvate e possibilmente stampate l’ultima pagina, alla quale siete state mandati per il bonifico, avendo attenzione di conservare il numero dell’ordine e le generalità del venditore. Questo, perché nel caso di truffa o di disguido, avrete la possibilità di presentare regolare denuncia alla polizia postale o anche recandovi alla Caserma dei Carabinieri o al Commissariato di Polizia. Le forze dell’ordine avranno la possibilità di risalire all’identità del truffatore e di restituirvi eventualmente il maltolto.